Palermitano il primo, brasiliano il secondo. Parliamo rispettivamente di Emanuele Calaiò e Caetano Calil. Bomber che si sono messi in mostra tra le fila del Catania nel 2015. Il primo ha concluso l’avventura ai piedi dell’Etna siglando la bellezza di 18 gol, ma nel contesto di una stagione poco brillante della formazione rossoazzurra. Sul campo, infatti, il Catania ha acquisito la matematica permanenza in B soltanto al termine dell’ultima giornata di campionato. Poi, gli sviluppi dell’inchiesta “I Treni del Gol” hanno determinato la retrocessione in Lega Pro con annessa robusta penalizzazione. Calaiò sarebbe rimasto volentieri ai piedi dell’Etna ma l’ingaggio insostenibile per le casse del club etneo in terza serie ha reso impossibile la permanenza. Così l’ex calciatore del Napoli è ripartito dallo Spezia dove, però, sta segnando con il contagocce. Calaiò, comunque, a livello personale ha fatto bene nella sponda rossoazzurra della Sicilia. Ha accusato un calo nella parte finale dello scorso campionato cadetto ma, lungo il percorso, è stato uno degli ultimi a mollare e sempre dedito al sacrificio confermando la sua spiccata capacità sotto porta.
In questa stagione, invece, il Catania è ripartito da Calil per la sostituzione della punta palermitana. Un giocatore capace di svariare su tutto il fronte d’attacco a cui Pancaro chiede un grande lavoro, fornendo un prezioso supporto anche per quanto concerne lo sviluppo della fase difensiva. Primo a difendere e primo ad attaccare, Calil ha beneficiato della fascia di capitano per lo spirito capace d’incarnare nell’arco dei 90 minuti trascinando i compagni con la sua grinta. Nove, finora, le realizzazioni del brasiliano con la maglia del Catania. Il 2015 comprende, inoltre, i tanti gol messi a segno indossando la casacca della Salernitana. Un attaccante molto importante per la Lega Pro, recentemente eletto il migliore della categoria, e che potrebbe benissimo giocare in divisioni superiori. Sposando con convinzione il progetto Catania, Calil ritiene di avere tutte le carte in regola per raggiungere palcoscenici più importanti e consoni alle sue potenzialità ed al blasone del Catania. I tifosi etnei non possono rimproverargli nulla, ma si aspettano ancora di più da lui nel 2016. Contribuendo, a suon di gol, a portare in alto i rossoazzurri.