Per il Catania non è impossibile battere Melfi e Paganese per ripristinare entusiasmo
Primi fischi casalinghi contro il Foggia, diventati assordanti a seguito dell’inattesa sconfitta con il Benevento. Il pubblico dello stadio Angelo Massimino non è contento delle prestazioni offerte in questo periodo dalla squadra dell’Elefante. Il Catania non sa più convincere né vincere tra le mura amiche, questo dicono i fatti che confermano anche il dato, secondo cui, contro le migliori forze del campionato i rossoazzurri fanno fatica.
In avvio di stagione eravamo abituati a vedere lo stadio tributare lunghi applausi alla squadra di Pancaro, anche tra i calciatori si respirava un clima di serenità. Poi qualcosa è andato storto, l’infermeria ha cominciato a riempirsi e sono saltati equilibri fondamentali sul rettangolo di gioco. Provocando amnesie difensive, difficoltà sotto porta e la frequente sofferenza del pressing avversario.
E’ normale che i tifosi etnei, reduci dalle ultime disastrose annate e dallo scandalo legato ai ‘Treni del Gol’, non siano contenti di quanto sta accadendo. Era risaputo che la spaccatura con la proprietà fosse netta, adesso però abbiamo assistito per la prima volta in questa stagione ad una contestazione vera e propria all’indirizzo dei calciatori.
A conferma che il clima che si respira non è dei migliori ma, quando mancano due partite alla chiusura del 2015, i ragazzi di Pancaro hanno la possibilità concreta di ricucire subito lo strappo con la tifoseria. Come? Conseguendo sei punti entro la fine dell’anno, rispettivamente battendo il Melfi (in trasferta) e la Paganese (in casa).
Ripristinando la giusta dose di umiltà e con l’infermeria che si sta pian pianino svuotando, i giocatori possono riconquistare l’affetto dei tifosi che, più d’ogni altra cosa, chiedono senso d’appartenenza e rispetto massimo per i colori rossoazzurri della Sicilia. A prescindere dal risultato, poiché la maglia va sempre sudata ed onorata.