PARISI: il “vecchio” ed il “nuovo”. Serie A, dal ricordo al sogno

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Tino ed Alessandro Parisi in contrapposizione nel derby di Sicilia pareggiato a Messina

Guardi gli schieramenti in campo di Catania e Messina allo stadio San Filippo, ti accorgi che due Parisi figurano tra i titolari nel derby. Dai uno sguardo alla carta d’identità di entrambi e ti rendi conto che sono siciliani (siracusano il primo, palermitano il secondo), ma con alcune sostanziali differenze.

Tino è nato nel 1995, Alessandro nel 1977. Diciotto anni di differenza. Gioventù da una parte, massima esperienza dall’altra, il “nuovo” ed il “vecchio” in contrapposizione. Nei giorni scorsi il terzino destro del Catania aveva rilasciato dichiarazioni al miele nei confronti del difensore del Messina, ricordandolo ai tempi in cui militava in Serie A quando indossava proprio la maglia peloritana e quella del Bari.

Alessandro Parisi disputò prestazioni talmente importanti che gli valsero la convocazione in Nazionale. Un momento storico per il Messina, visto che fu il primo giocatore della storia giallorossa ad avere giocato per l’Italia maggiore. La A resta un piacevolissimo ricordo per il difensore del Messina, mentre Tino Parisi, come tutti i giovani calciatori, ha un sogno nel cassetto: raggiungere un giorno la medesima categoria.

Negli anni di strada ne ha fatta Tino. Dal settore giovanile rossoazzurro all’Akragas in D fino a conquistare la fiducia della Prima Squadra del Catania. L’anno scorso ha “assaggiato” la Serie B. La carriera di Parisi è una scalata continua, spetterà a lui dimostrare di meritare il palcoscenico nazionale più importante. Senza perdere di vista, intanto, la vetta dell’umiltà.