L’opportunità di Andrea Di Grazia per entrare nel campo dei grandi
Sei presenze, di cui tre da titolare. 205 minuti, nessuna rete segnata ma un assist messo a referto. Ovviamente questi sono i numeri di uno dei baby talenti che in casa Catania viene monitorato, coccolato, anche rimproverato se necessario, settimana dopo settimana nel tentativo di costruire un giocatore importante partendo dal settore giovanile. Che Andrea Di Grazia fosse uno su cui scommettere lo si era già capito nella scorsa stagione, quando condusse per mano la Primavera di Pulvirenti ad un cammino importante con 16 gol realizzati in 26 gare. Calcoli alla mano una media gol di 0.6 a partita (poco più di uno ogni due gare) per un giocatore che non è una vera prima punta ma ama agire dall’esterno del versante offensivo per sfruttare le sue doti tecnico-atletiche creando un vero e proprio caos nella retroguardia avversaria.
L’innesto in prima squadra appare scontato, e Di Grazia si ritaglia il suo spazio già dalle prime gare di questo campionato con le trasferte disputate da titolare contro Matera e Monopoli. Forse un po’ timido, ma con la voglia di esplodere, Pancaro continua a metterlo alla prova raccogliendo anche delle risposte importanti come il pregevole assist confezionato per Calil nel finale contro l’Ischia. L’ultima occasione da titolare per Di Grazia è datata 28 ottobre quando nel derby contro l’Akragas il Catania si gioca il passaggio del turno di Lega Pro. Sicuramente una gara di secondo spessore rispetto al campionato, forse più con la voglia di sperimentare per Pancaro, Andrea Di Grazia viene gettato in campo in una partita non facile per il Catania.
La sconfitta è inevitabile, così come la rabbia di mister Pancaro che, attendendosi molto di più da alcuni elementi, lascia la carota per le conferenze stampa usando invece il bastone nei verdi campi di Torre del Grifo.
Adesso per il tecnico etneo l’infortunio di Falcone rappresenta uno stravolgimento inevitabile dei piani in campo. L’ex Varese stava dando certezze più degli altri sull’esterno costringendo i vari Calderini e Russotto a ruotare per guadagnarsi un posto nel tridente offensivo. Brutto k.o. per lui e analisi strumentali da fare per capire l’entità, ma nel frattempo chi scalda i motori non starà di certo a guardare. Se è vero che Russotto e Calderini sono in pole position non è da escludere un prepotente rilancio del ragazzo della cantera che adesso ha voglia di conquistare tutti e dimostrare di poter essere un elemento più che utile nel corso del campionato del Catania. Dunque da un episodio negativo, come quello dell’infortunio di uno dei calciatori più in forma del Catania, Pancaro potrà gustarsi la scoperta e l’esplosione di Andrea Di Grazia. La voglia è quella di ribaltare la scena, di chi è stato grande tra i piccoli nella passata stagione e che ha voglia di diventarlo anche nei campi dei grandi, dove i palloni pesano di più ma hanno i sapori delle sentenze che piacciono a tutti, noi amanti di questo maledetto e affascinante sport.