PITINO: “Catania deve tornare punto di riferimento. Azzerare monte ingaggi nostra prima vittoria”

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Il dirigente del Catania Marcello Pitino a Palermo

Durante il meeting del Palermo Football Conference ha parlato Marcello Pitino. Per TuttoCalcioCatania.com ha seguito la conferenza il nostro inviato Francesco Becciani. Queste le parole del Direttore Sportivo del Catania, raccolte in esclusiva dalla nostra redazione:

“Il mio destino è quello di ricostruire dopo la tempesta. Bonanno ha ricostruito un gruppo di lavoro importante. Il direttore ha ricominciato da zero un lavoro cominciato 2 anni fa con il compito di ricostruire una realtà importante. In questi due mesi siamo riusciti a strutturare sotto tutti i punti di vista una squadra che sta dando risultati importanti. Abbiamo l’onore e l’onere di riportare il Catania nel calcio che conta.
Quello del Catania era un caso particolare dove la difficoltà era diversa dalle altre che avevo affrontato. C’era da riprogettare e noi abbiamo messo le giuste fondamenta. Pulvirenti rappresenta la proprietà e negli anni é stata fondamentale. Si è strutturata come unica perché lui era visto come un riferimento del calcio italiano fino a poco tempo fa. Il centro sportivo è stato il fiore all’occhiello dopo i tanti anni di Serie A che hanno piazzato il Catania nell’elite del calcio. Pulvirenti non intende sperperare quanto costruito negli anni.
Ho fatto il calciatore per 16 anni. Nasco dai campi in terra battuta con determinate situazioni ambientali quindi il processo di crescita è stato un po’ diverso. Ho smesso a 34 anni e ho cominciato come direttore sportivo”.

“Al centro di ogni progetto c’è la squadra. É fondamentale la gestione del gruppo.
Il Catania deve tornare dove ha lasciato perché ha tutti i presupposti per farlo. La prima fase è stata superata in maniera positiva. Catania per quanto costruito è un patrimonio da non disperdere soprattutto per ridare al territorio una società di riferimento. Crescendo la società Catania cresce tutto il movimento.
Il rapporto di qualche anno fa col Catania nella Primavera fu passeggero. Fui chiamato da Bonanno per un progetto che partiva dalle giovanili, poi la proprietà cambiò rotta e quindi si presero scelte diverse.
Silvestri del Siena? E0 un giocatore che seguo da tempo. Quest’anno fu strana la vicenda, oggetto di una trattativa ma poi non se ne fece nulla. È giovane ma in futuro chissà. Ad oggi stiamo bene. I risultati prodotti in questo periodo iniziale sono per certi versi inaspettati, ma esistono grossi margini di crescita. Settore giovanile? Certo, ma non è semplice lavorare con i giovani. Fare questo mercato non è stato semplice. Azzerare il monte ingaggi ha rappresentato un primo risultato vincente”.