Lecce fermato sul pari. Risultato positivo per il Catania, ottenuto con grande umiltà e spirito di sacrificio. In termini prestativi i padroni di casa si rendono maggiormente pericolosi, ma la squadra di Pancaro dimostra di sapere soffrire e, con un pizzico di fortuna, avrebbe anche potuto vincere. Va bene così, comunque, per Liverani e compagni.
Il portiere rossoazzurro ha riscattato la prestazione un pò incerta di domenica scorsa, effettuando alcuni interventi di rilievo a difesa dei pali. Se la porta è rimasta inviolata, il merito è soprattutto suo e dei centrali di difesa, Pelagatti e Bergamelli, molto attenti in particolare nella marcatura su Diop. Sulle corsie esterne, invece, soffre Parisi la vivacità di Doumbia mentre, nel lato opposto, Nunzella fa quel che può ma Surraco è una spina nel fianco.
Sofferenza a centrocampo. Scarsella e Castiglia non hanno fornito il meglio di se stessi, anche Musacci in affanno. Il Catania soffre l’aggressività dei centrocampisti giallorossi, ma nella ripresa Agazzi mette un pò d’ordine in cabina di regia. Per quanto concerne il reparto offensivo, abbastanza isolato il brasiliano Calil mentre Di Grazia, dopo un primo tempo discreto, cala alla distanza. Bene, invece, Calderini che si rivela l’attaccante rossoazzurro più pericoloso allo stadio Via del Mare. Falcone, nella ripresa, rileva Di Grazia giocando la palla sapientemente e vivacizzando la manovra. Pancaro si gioca nel finale anche la carta Plasmati: il “gigante” di Matera, però, si fa notare più per il nervosismo.
Ecco di seguito riportati i voti assegnati al Catania dalla nostra redazione:
Liverani 7.5, Parisi 5, Pelagatti 7, Bergamelli 7, Nunzella 5.5, Scarsella 5.5, Musacci 5.5, Castiglia 5.5, Di Grazia 5.5, Calil 5, Calderini 6.5, Agazzi 6, Falcone 6, Plasmati 5.5.