Luigi Falcone, nonostante la sconfitta, guarda avanti con rinnovato ottimismo
Ospiti presso gli studi di Telecolor, l’attaccante del Catania Luigi Falcone torna sulla partita persa a Caserta con un occhio al futuro e felice d’indossare la maglia rossoazzurra trovandosi magnificamente bene in Sicilia.
“Abbiamo fatto una buona partita, creando occasioni specialmente nel secondo tempo. Non siamo stati bravi a concretizzare, loro sì. Nella ripresa il 3-5-2 della Casertana si è trasformato in 5-3-2. Secondo me se avessimo trovato la via del gol nel quarto d’ora del secondo tempo, avremmo riaperto la gara. Loro ci lasciavano pochi spazi. Non siamo stati brillanti come in altre uscite, però gli episodi ci hanno condannato. Si sentiva la fatica su un campo pesante. Questa sconfitta ci serve da lezione. In determinate situazioni siamo stati un pò molli. Bisogna essere più duri in questo campionato, lo siamo stati spesso ma ancora non basta”.
“Siamo una famiglia dentro e fuori dal campo, si sta formando un grande gruppo. Siamo tutti amici, c’è entusiasmo. Non è sempre facile stare tutti insieme, non mi era mai capitato in carriera di trovare 25 ragazzi straordinari. Non c’è dualismo. Dove mi piace giocare? A sinistra, ma mi sto trovando bene anche a destra. Accetto senza problemi le scelte del mister. A Varese col 4-4-2 giocavo molto più lontano dalla porta, quest’anno col 4-3-3 spero di arrivare in doppia cifra”.
“Non vedo una squadra superiore a tutte le altre in campionato. La Casertana ha fatto una buona partita, merita i 14 punti in classifica però noi sul piano tecnico e morale siamo superiori. Il Lecce può dire la sua, per il resto non ho notato squadroni. Mister Pancaro è una persona molto buona, ci fa sentire tutti importanti, lavora bene anche nel rapporto con i calciatori”.
“Il mercato estivo era un pò chiuso, ho ricevuto varie offerte che non mi hanno soddisfatto per vari motivi. Sono stato vicino alla Salernitana, poi l’affare non si è concretizzato mentre quando c’è stata la proposta del Catania ho accettato subito. Cercavo un progetto ambizioso. Qui siamo in A. C’è un’organizzazione, un clima, un pubblico, una struttura d’allenamento da Serie A. Questa piazza ti fa esaltare”.
“Sto perfezionando la condizione fisica, ora mi sento meglio. Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, mi piace fare la giocata, saltare l’uomo. Sono stato sempre così fin da piccolo, mi piace fare gol e creare la superiorità. Questo è, tra l’altro, il nostro modo di giocare. Chi è il rigorista del Catania?Io, Calil e Russotto ci alterneremo a battere i penalty. Per quanto riguarda le punizioni, Andrea le calcia molto bene. Anche Nunzella ha un buon tiro da fuori con il mancino”.
“Nazionale? Esperienza bellissima, ho fatto l’Under 20 e l’Under 21. All’età di 18-19 anni si parlava di ambizioni diverse, stavo nel giro della Nazionale e c’era la possibilità di giocare in Serie A. Adesso ho tutta la voglia di risalire velocemente. Noi l’avversario da battere domenica dopo domenica? Sicuramente è così, le avversarie ci conoscono. Noi ragioniamo di gara in gara, sempre per vincere. Dobbiamo assolutamente fare bottino pieno contro il Martina Franca. Akragas-Catania in Coppa Italia? Sarà l’occasione per chi è sceso in campo meno finora di mettersi in mostra”.