ESCLUSIVA – Spinesi: “Al Catania manca una punta da 20 gol. Tifosi? Non è la società che li ha portati allo stadio”

0
1065
Gionatha Spinesi

Parola al ‘Gabbiano’ Spinesi che racconta il suo punto di vista del momento del Catania

Ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com l’ex bandiera e storico attaccante del Catania, Gionatha Spinesi. Queste le sue parole:

Ti aspettavi già questi risultati?
“Si me l’aspettavo, vista la caratura della rosa. È chiaramente quella più forte e la squadra da battere. È vero che sono partiti con un handicap importante di -9 però già colmato nelle prime partite del campionato. La qualità del Catania è nettamente superiore rispetto alle altre. L’unico mio dubbio è che il Catania non abbia un attaccante da 20 gol a stagione. Questo è il mio unico dubbio perché il Catania salga in maniera prepotente in Serie B.”

Strano binomio in casa Catania. Gli addetti ai lavori volano basso dichiarando di voler mirare solo alla salvezza, ma i numeri parlerebbero di un Catania come vera squadra da battere. A quale delle due facce secondo te si deve credere maggiormente?
“Ferrigno e Bonanno hanno fatto un grandissimo lavoro. Sono andati a ricercare puntello per puntello giocatori molto importanti per la categoria. Molti di questi possono giocare tranquillamente in Serie B, ma serviva gente che sapesse e conoscesse la categoria. Questi calciatori lo sanno bene e sanno cosa vuol dire giocare in Lega Pro e molti di loro sanno cosa significa anche vincere questo campionato. La squadra è costruita per vincere nettamente tecnicamente e tatticamente rispetto alle avversarie. Non è sempre vero che il più forte vince. Chi avrà il coraggio di affrontare il Catania a viso aperto perde. Io mi auguro che molti si vogliano misurare con il Catania perché quest’ultimo possa prevalere su tutti. È la squadra più forte, lo ripeto anche se l’unico dubbio è l’attaccante che ti possa garantire di fare bottino pieno in quelle partite che magari non meriti di vincere e garantisca i gol che servono per restare sopra gli avversari. Il Catania ad oggi non ha quell’attaccante.”

Quant’è stato importante per la società essere riuscita a riportare i tifosi allo stadio?
“Non è la società che porta i tifosi allo stadio. Il tifoso catanese, e mi permetto di poterne parlare perché dopo undici anni lo conosco molto bene, va al di là di qualsiasi cosa. Non importa la categoria, non importa la squadra, importa il Catania. Dovunque sia, in qualsiasi categoria e campo lo seguiranno sempre. È normale che se il Catania vince l’entusiasmo aumenta. I fatti di quest’estate hanno lasciato un segno indelebile che resterà a vita, però sono anche convinto che vincendo si riesce a mascherare quello che è successo”

Gara con l’Akragas, intanto vorrei chiederti un commento sulla decisione del Prefetto di Agrigento di negare la trasferta ai Catanesi.
“L’aver decretato questa partita come “gara a rischio” è una considerazione che viene presa da enti più competenti rispetto a me. Se hanno valutato così pensano che ci possano essere delle situazioni che precludono la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico. Dispiace perché siamo rimasti indietro in Italia rispetto ad altri paesi. Domenica in Inghilterra ci sono stati 4 derby a distanza di 10 km l’uno dall’altro, gli stadi erano pienissimi e non è successo niente, ma questi sono altri discorsi.”

Sul piano del gioco che gara ti aspetti?
“Sarà un test importante per il Catania. Io personalmente la vedo come una partita di secondo rilievo. Se fossi il Catania penserei al Campionato, dove sono partiti benissimo e stanno facendo benissimo. Sicuramente la Coppa Italia dà modo e spazio di far giocare anche gli altri, facendo acquisire i novanta minuti a tutti che sono fondamentali nel corso di un campionato.”