Un Catania solido, compatto ed equilibrato per avere ragione del Martina Franca
La trasferta di Caserta ha messo in risalto un aspetto che è sempre stato fondamentale nella filosofia di calcio di Giuseppe Pancaro: la difficoltà a mantenere, nell’arco dei 90 minuti, solidità sul rettangolo di gioco. Soprattutto nel primo tempo, quando troppo spesso i padroni di casa riuscivano a creare presupposti di pericolo attraverso veloci ripartenze.
Qualcosa non ha funzionato in mezzo al campo, con i centrocampisti della Casertana che assicuravano un pressing asfissiante ed un’aggressività tale da complicare la fase difensiva rossoazzurra sia per vie esterne che centrali. Specialmente dalle parti di Nunzella, che non riusciva a spingere come abitualmente fa, venendo costretto ad indietreggiare di fronte alla spinta avversaria.
Nella ripresa, invece, i casertani hanno badato prevalentemente a gestire il prezioso vantaggio con il Catania riversato nella metà campo rossonera senza riuscire a sfondare l’attenta difesa campana. Domenica pomeriggio, in vista del confronto casalingo con il Martina Franca, l’obiettivo primario del Catania sarà riacquistare quel grado di solidità venuto a mancare nell’economia della gara di Caserta.
Prima regola rendere nuovamente efficiente la fase difensiva, concedere poco agli avversari e fluidificare la manovra con un atteggiamento tattico equilibrato, compatto. Un Catania che sia primariamente solido può restituire sicurezza al reparto arretrato ed all’intero complesso di squadra, chiamato a sacrificarsi collettivamente al fine di cercare di non subire gol e, al tempo stesso, incidere positivamente negli ultimi metri. Massimizzando gli sforzi per ottenere una vittoria molto importante per il proseguo della stagione.