CATANIA: Napoli e Caserta, quando meno di 40 km dividono “amore” e “odio”

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Napoli Caserta

Clima tutt’altro che accogliente per il Catania a Caserta. Nostalgia delle trasferte di Napoli…

Circa 40 chilometri distano Napoli e Caserta nella regione Campania, eppure le differenze sul piano delle amicizie e delle rivalità sportive sono notevoli. Lo si evince dal clima che si respirava allo stadio Alberto Pinto nel corso del match disputato tra Casertana e Catania. Era risaputo che tra le due tifoserie non corresse buon sangue. Nell’arco dei 90 minuti, in effetti, a più riprese si sono levati coro di sfottò all’indirizzo degli oltre 100 supporters catanesi presenti nell’impianto sportivo campano.

Inoltre non sono mancati lanci di fumogeni verso il Settore Ospiti e, al termine del match, incidenti sulla base della ricostruzione dei fatti della Questura di Caserta. Un odio sportivamente concreto nel contesto di una partita molto sentita in casa rossoblu, vinta dalla squadra di Romaniello dando luogo a festeggiamenti da scudetto al triplice fischio dell’arbitro.

L’atmosfera casertana stona decisamente con lo scenario che, poco distante da Caserta, i tifosi del Catania trovano a Napoli. In quel caso un vero e proprio gemellaggio unisce un’ampia fetta di sostenitori napoletani con i tifosi di fede etnea. Negli ultimi anni ricordiamo cori e striscioni di sostegno, appoggio e vicinanza a caratterizzare gli incontri di calcio tra Catania e Napoli in un contesto d’amicizia e rispetto sugli spalti.

Una differenza abissale se paragonata all’accoglienza che il pubblico casertano ha riservato ai catanesi. Lunedì sera si giocava in Lega Pro su un campo ai limiti della praticabilità ed in uno stadio infinitamente più piccolo del “San Paolo”. Col Napoli, invece, in Serie A al cospetto di un avversario di grandissimo prestigio e blasone. Altri tempi che il popolo rossoazzurro spera di rivivere al più presto.