CATANIA: il valore speciale di quella corsa infinita verso la Curva

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Quattro minuti di recupero esauriti, l’arbitro Viotti decreta la fine delle ostilità: Catania batte Martina Franca 3-2. Un successo non semplice da ottenere contro un avversario capace di riequilibrare una gara che sembrava ormai segnata e di sfiorare persino il vantaggio. Poi ha dovuto fare i conti con la ritrovata verve in zona gol di Caetano Calil ed è stato costretto ad inchinarsi di fronte al Catania.

Il giusto premio per la volenterosa e volitiva prestazione offerta dalla squadra di Pancaro, che desiderava a tutti i costi portare a casa i tre punti. A partita conclusa non poteva mancare il tradizionale saluto al pubblico rossoazzurro, ma stavolta ha avuto un sapore particolare, un valore speciale. In particolare quella corsa infinita verso la Curva Nord, partendo dalla Sud, con i giocatori intenti a raggiungere anche la pista di atletica per ringraziare, da posizione più ravvicinata possibile, il settore principale del tifo organizzato.

Un ringraziamento molto sentito perché, nel momento più delicato della partita, quello che ha mandato in confusione il Catania, l’incitamento a non mollare manifestato dalla Nord è stato qualcosa di assimilabile ad un abbraccio caldo e sincero. Come se un genitore garantisse tutto il proprio supporto nei confronti del tanto amato figlio, sofferente ed in difficoltà ma che ha saputo trarre dall’affetto genitoriale nuova linfa per affrontare le problematiche venutesi a creare.

Capacità spiccata d’infondere coraggio a chi aveva subito una forte sensazione di stordimento e, con il trascorrere dei minuti, ha reagito con veemenza, consapevole delle proprie risorse e non dandosi mai per vinto. Se il Catania non ha smesso di crederci lo deve al carattere straordinario dei suoi giocatori ma anche alla spinta incessante del meraviglioso ed incantevole pubblico rossoazzurro. Sempre più vicino e legato ai propri beniamini, sempre più il dodicesimo uomo in campo.