CATANIA-CATANZARO: parola ai due tecnici, Pancaro e D’Urso

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Massimo D’Urso: “Il Catania è una squadra importante. Quando in fase d’interdizione perdi palla, i rossoazzurri ti fanno male. L’indice di pericolosità del Catania è molto elevato. In tutte le partite esaminate, gli etnei si sono resi pericolosi. Loro s’inseriscono parecchio, abbiamo provato a proporci ma è andata male. Sono stati commessi degli errori, su questi stiamo lavorando. Chiedevamo che la rimessa laterale venisse battuta qualche metro più indietro sull’azione del secondo gol. Comunque noi i punti li dobbiamo fare contro altre squadre. Cerchiamo sempre di curare il particolare, ora proviamo a rifarci nel prossimo turno. Il Catanzaro sta migliorando. Venire al ‘Massimino’ cercando di proporre calcio e sviluppando una buona fase di palleggio contro una squadra forte come il Catania non è facile. Io riproporrei la stessa filosofia se potessi rigiocare la partita. Il Cosenza è stato più fortunato di noi, altrimenti sarebbe finita 4-0. Se devo morire, la morte me la scelgo. Se mi sento a rischio esonero? Dal momento in cui presi il patentino di allenatore a Caltanissetta, mi sono sentito sempre in discussione. Stiamo prendendo troppi gol per episodi sfavorevoli e ne mettiamo a segno pochi perchè portiamo poca densità in area di rigore. Questo non ci permette di concretizzare”.

Giuseppe Pancaro: “Penso che sia stata la stessa identica prestazione di mercoledì, a differenza che oggi abbiamo sbloccato subito il risultato e poi è avvenuto il resto. Contro il Cosenza ci è mancato solo il gol. Stiamo facendo le cose giuste. Abbiamo giocato sei partite in pochissimo tempo. Il merito è di tutti quelli che vogliono bene al Catania. Dei ragazzi, disponibilissimi da subito mettendo grande cuore in campo. Il merito è anche della società che ha allestito un organico importante. Meritevoli, inoltre, i tifosi e la stampa. Ognuno con la propria competenza ci ha messo qualcosa. Avere segnato tanto finora e subito poche reti mi soddisfa. Ma soprattutto sono soddisfatto dell’applicazione e la determinazione dei ragazzi. Calil? E’ un grandissimo calciatore e trascinatore. E’ stato fondamentale sia per i gol fatti che per la mentalità trasmessa ai compagni. E’ il primo a difendere, questo rappresenta un segnale molto significativo. Sono orgoglioso di allenare Caetano. Russotto? Sta bene. L’ho cambiato per dare spazio ad un altro grande giocatore, Falcone. Russotto è sicuramente un talento che purtroppo, però, fino ad oggi non è riuscito ad esprimerlo in carriera. Il mio ed il suo dovere è quello di cercare di arrivare a questo risultato. Pelagatti e Bergamelli? Carlo e Dario hanno fatto una partita straordinaria. Sono molto forti in tutto, completi. Ma non dimentico anche di avere in rosa Bacchetti, Bastrini e Ferrario, altri centrali difensivi di sicuro affidamento. Io guardo la classica, i punti reali sono 5 e dobbiamo proseguire su questa strada verso il raggiungimento dell’obiettivo. Quale differenza tra l’affrontare la Casertana ed il Catanzaro? Abbiamo fatto un tour de force notevole. Adesso recuperiamo le energie, poi da mercoledì penseremo all’impegno successivo. Giocare in casa della prima della classe sarà un test molto importante per noi. Ragioniamo gara dopo gara. Ancora c’è da lavorare. C’è sempre da correggere qualcosa. Abbiamo iniziato tardi rispetto alle altre avversarie la preparazione, ma siamo a buon punto nello sviluppo della fase difensiva portata avanti da tutta la squadra, attaccanti compresi. Bastianoni? Scelta prettamente tecnica. Vedremo se ci sarà ancora spazio per lui o Liverani a Caserta. Preferisco, comunque, dare continuità nel ruolo del portiere generalmente. Musacci? Ha un risentimento muscolare e questo mi dispiace perchè Gianluca è molto importante per noi. Speriamo di recuperarlo prima possibile. Sono contentissimo di Castiglia, lo vedo in grossa crescita. E’ il primo ad andare in pressione sugli avversari, ha forza fisica notevole. Gli serve continuità. Quale alternativa a Nunzella? Sta facendo benissimo, ha una condizione atletica straripante e cresce di partita in partita. A sinistra le soluzioni ci sono adattando altri giocatori. Questo Nunzella non si può tenere fuori”.