BERGAMELLI: “Vincere a Caserta per avvicinare classifica da sogno. Fui io a propormi al Catania”

0
851
Dario Bergamelli
© foto TuttoCalcioCatania.com

Obiettivo salvezza, ma Dario Bergamelli sogna qualcosa di più importante

Dario Bergamelli, difensore roccioso in forza al Catania, negli studi di Telecolor parla dell’ottimo avvio di stagione della squadra, della scelta di approdare in Sicilia, del rapporto venutosi a creare con la tifoseria e tanto altro. Ecco le parole di Bergamelli evidenziate da “TuttoCalcioCatania”:

“Calil? E’ un uomo d’area ma anche di raccordo, aiuta a far giocare bene le punte esterne e tutta la squadra nel suo complesso. Le alternative per fare gol ci sono, lo dimostra il fatto che non segnano solo gli attaccanti. Funziona la fase difensiva perchè è corretto l’atteggiamento di tutti, anche delle punte che si sacrificano per la squadra. Finora abbiamo concesso pochissimo agli avversari”.

“Meglio giocare in casa o fuori? L’anno scorso a Novara in trasferta risultava più facile, a volte, giocare perchè le formazioni casalinghe si aprivano più spesso. Tra le mura amiche, invece, frequentemente se non sbloccavi subito le gare era difficile trovare la via della rete con le avversarie che chiudevano tutti gli spazi. Qualcosa di simile sta accadendo a Catania. Il calcio del Sud diverso rispetto a quello del Nord? Ho giocato nel meridione a Reggio Calabria e Salerno. Il calore di Catania lo posso paragonare, al Nord, a quello dell’Hellas Verona, altra squadra in cui ho militato. Avere un tifo così numeroso ti stimola di settimana in settimana”.

“Per quanto riguarda gli obiettivi futuri, noi ora dobbiamo salvarci ma è ovvio che una partenza talmente positiva ti fa ben sperare per il proseguo della stagione. Sapere che il mister voglia che l’azione parta da dietro fa piacere per un difensore come me. Io, tra l’altro, da piccolo facevo il centrocampista. Mi sono trovato bene con tutti i partner di difesa. Anche Bastrini e Bacchetti sono ottimi difensori”.

“Contro Cosenza e Catanzaro abbiamo creato tante occasioni perchè siamo riusciti a sfruttare molto bene i cross provenienti dalle corsie esterne, con i terzini che salivano oltre la metà campo. Il 4-1 di domenica? Da difensore dà fastidio subire gol alla fine. Pelagatti mi ha detto di essere stato disturbato dall’attaccante nello sviluppo dell’azione, gli credo”.

“Come mai ho scelto Catania? Io potevo restare tranquillamente a Novara, ero in lista. Quando è arrivata la proposta del Catania, mi sono consultato con Garufo e Pesce, che aveva giocato qui. A 28 anni preferisco giocare in una piazza così importante a prescindere dalla categoria. Ho accettato subito il trasferimento in Sicilia. Garufo conosceva il Direttore Pitino, gli ho chiesto di parlargli anche di me. La trattativa è nata in quel momento. Quanto è stato vicino al Catania Evacuo? Qualche contatto c’è stato, Pitino stima il giocatore e la cosa è reciproca, ma non so quanto si sia realmente avvicinato alla società etnea.

“Noi siamo partiti con un gruppo totalmente nuovo in poco tempo. Questo inizio di campionato era un pò un’incognita. Si è creato un legame importante con la tifoseria e lo spogliatoio, l’avvio di stagione importante dà tanta fiducia. Dall’atteggiamento delle avversarie ti accorgi che sanno che il Catania è una squadra di qualità per la Lega Pro, questo fa molto piacere. Il progetto? L’obiettivo principale era quello di disputare un buon campionato per salvarsi e fare del proprio meglio con 9 punti di penalizzazione. Ho firmato un contratto di due anni, spero raggiungere la B col Catania in questo lasso di tempo”.

“Giocatori forti, d’esperienza e di qualità sono approdati ai piedi dell’Etna, due per ruolo. Pancaro? Da subito ho ricavato un’impressione positiva. E’ una persona coerente, per bene, dà a tutti l’opportunità di farsi valere. E’ un tecnico preparato. Ha la fortuna di dotarsi di una panchina composta da gente di qualità, mostrando anche intuito nella gestione dei cambi. Si è sentita un pò di stanchezza. Servono alcuni giorni di riposo per ricaricare le pile”.

“Casertana-Catania? I campani sono stati costruiti per fare bene, ci aspetterà una sfida con una squadra di vertice. Anche da queste partite si vede di che pasta sei fatto. Proveremo a vincere. Se dovessimo fare bottino pieno sarebbe importantissimo anche per avvicinare quelle zone di classifica che, per adesso, rappresentano un sogno per noi”.