RUSSOTTO: “Sarò disponibile per Matera. Catania, importante fare bene anche in trasferta”

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Andrea Russotto

Andrea Russotto in sala stampa

Andrea Russotto motivato a fare molto bene ai piedi dell’Etna. Il giocatore è stato prelevato dalla Salernitana poco tempo fa, oggi si presenta alla stampa:

“Vengo da un’esperienza brevissima a Salerno, ora sono contento di essere qui. Catania è una piazza importante, spero di ripagare nel migliore dei modi la fiducia di questa società. C’è una maggiore visibilità qui che altrove, Catania non è una piazza da Lega Pro. Tanti occhi saranno puntati su di noi, cercheremo di sfruttare al meglio l’occasione concessa. In questo campionato le qualità contano ma ancora di più la testa ed il sacrificio. Io e Luca (Liverani, ndr) siamo più ‘freschi’ avendo iniziato il ritiro con la Salernitana”.

“C’è da lavorare, va raggiunta la forma fisica migliore possibile in poco tempo. Dovremo mettere quel qualcosa di più in campo per sopperire all’handicap dei punti di penalizzazione. Giocare in casa sarà il nostro punto di forza, ma anche fuori servirà il giusto atteggiamento. Ho lavorato in differenziato negli ultimi quattro giorni, a causa di qualche piccolo fastidio ai flessori. Sarò a disposizione per Matera”.

“Ho ricoperto diversi ruoli in carriera: l’esterno, la seconda punta, il trequartista. Come mai non sono esploso? Chiunque mi fa questa domanda. Io sono arrivato in Serie A molto giovane in una piazza come Napoli, ho avuto questa fortuna. Per restare in A, però, devi avere una mentalità e maturità importante. Sicuramente ho pagato anche i miei limiti caratteriali, ma ormai mi sento diverso, più maturo”.

“Penso che la società abbia fatto mercato individuando anche certe caratteristiche nei giocatori. Il mister ci chiede di partecipare sia alla fase offensiva che difensiva attraverso tanto impegno e spirito di sacrificio. Meglio una punta centrale di peso o con altre caratteristiche? Dipende dalle idee di gioco del mister. E’ arrivato Calil, non una punta fisica ma ha fatto molto bene a Salerno giocando al centro dell’attacco. E’ opportuno citare l’esempio di una grande squadra come il Barcellona, che non ha mai avuto una punta fisica là davanti”.