Gianvito Plasmati è il nuovo attaccante del Catania
Attaccante classe 1983 dal fisico possente, Gianvito Plasmati fa ritorno a Catania, firmando un contratto annuale e trasferendosi a titolo definitivo. Tra i numerosi centravanti sondati dai rossoazzurri, la preferenza sembra essere ricaduta sul “gigante di Matera”, che ha già indossato la maglia etnea nelle stagioni 2006/2007, 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011. Oltre 50 i gol messi a segno da Plasmati nei campionati professionistici con 250 presenze complessive.
Il 29 dicembre 2008 viene premiato dall’amministrazione comunale di Matera con un riconoscimento quale valido rappresentante sportivo della città. La punta materana, oltre alla casacca rossoazzurra e quella del Matera, ha militato tra le fila di Virtus Locorotondo, Chieti, Brindisi, Ragusa, Andria, Crotone, Foggia, Taranto, Atalanta, Nocerina, Varese, Vicenza, Lanciano, Siena e Leyton Orient. L’esperienza più prolifica in termini di reti siglate risale alla stagione 2005/2006, quando mise a segno 12 marcature con la maglia dell’Andria.
Appena quattro i gol realizzati con la maglia del Catania. Prima rete in Serie A alla seconda giornata a Milano contro l’Inter (2-1), si ripetette due settimane dopo contro la Juventus (1-1), realizzando entrambi i gol di testa. Era il campionato 2008/2009, durante il quale si rese anche protagonista di un curioso episodio: il 16 novembre il secondo gol di Mascara dei tre su calcio di punizione nel 3-2 ai danni del Torino è propiziato da uno schema particolare in cui alcuni giocatori del Catania, tra cui lo stesso Plasmati, che si abbassa addirittura i pantaloncini, formano una seconda barriera alle spalle di quella granata per togliere visuale e distrarre il portiere avversario.
Nella stagione successiva, in occasione della vittoria contro la Juventus a Torino fornisce un assist al compagno di squadra Izco. In Coppa Italia segna una doppietta contro il Genoa consentendo al Catania il passaggio del turno ai Quarti di finale. Nell’estate del 2010 viene messo fuori rosa a causa di una grossa disputa con la società rossoazzurra: il giocatore sostiene di non aver accettato di rinnovare il proprio contratto e si ritiene, pertanto, svincolato a partire dal 30 giugno.
La dirigenza, d’altro canto, possiede un rinnovo fino al 2011 su cui è apposta la firma di Plasmati, il quale contesta l’autenticità del documento e presenta ricorso alla Commissione tesseramenti. Una perizia ordinata il 30 agosto 2010 dalla Corte di giustizia federale dichiara che la firma è originale, dando ragione al Catania. Successivamente, il legale del calciatore ha sottoposto alla Corte una controperizia, ottenendo la riapertura del caso e la ripetizione dell’esame calligrafico. La sentenza, attesa intorno alla metà di gennaio 2011, è giunta solo a metà marzo e ha respinto l’appello di Plasmati, confermando la validità del contratto fino al giugno successivo.