Piero Armenio su “Universo RossoAzzurro”
(Autore: Donato Giannotta)
Venerdì pomeriggio ai microfoni di Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione “Universo RossoAzzurro” condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania, abbiamo avuto il piacere di ascoltare in diretta telefonica lo speaker radiofonico catanese Piero Armenio. Spazio alle sue considerazioni sullo scoppiettante avvio di campionato del Catania e le possibili ambizioni di questa squadra:
Piero, un tuo giudizio sulle prime due gare del Catania e se anche tu sposi la tesi di una squadra finalmente italiana…
“Sì ovviamente, a parte Calil che è un giocatore che ormai da tantissimo tempo milita nei nostri campionati, finalmente molti giocatori italiani e, nella fattispecie, meridionali. La differenza è nettissima rispetto agli ultimi due anni passati dove abbiamo visto, purtroppo, calciatori per nulla seri e che pensavano a tutt’altro che giocare. Sono rimasto anche spiazzato da queste due prime partite perché mi aspettavo una rottura del ghiaccio nel nuovo campionato molto più traumatica da parte del Catania”.
“Del resto, almeno per quanto riguarda l’incontro di Matera, si giocava sul campo di una squadra ormai consolidata in terza serie ed invece abbiamo osservato un Catania che già fin dai primi minuti allo stadio XXI Settembre ha fatto capire chiaramente che non voleva assolutamente lasciare nulla al caso. Sono rimasto piacevolmente sorpreso”.
“Certo, magari le due vittorie sono state un pò risicate però, obiettivamente, se andiamo a vedere i dati statistici, io per esempio ho letto quelli pubblicati da ‘TuttoCalcioCatania.com’, a Monopoli il possesso palla è stato del 44% per la squadra di casa e 56% per i rossoazzurri, tiri nello specchio 2-5. Certo, il Catania ha realizzato pochi gol, tutti recanti la firma di Scarsella, però forse qualche gol in più ci stava per fare delle vittorie più rotonde. Ripeto, sono rimasto molto piacevolmente sorpreso in positivo e a questo punto sono allettato da un torneo che potrebbe non essere anonimo come ci si aspettava all’inizio”.
I 9 punti di penalizzazione inflitti sono stati pesanti, contro l’Ischia il Catania dovrà porsi l’obiettivo di azzerarli per poi pensare all’ottica quarto posto?”
“Direi che l’organico e l’impostazione tecnico-tattica sono tali da far capire che un campionato di bassa classifica sia da escludere in maniera categorica, anche perché ormai la penalizzazione è stata quasi del tutto annullata. Sono, inoltre, convinto che si arrivi alla fine ad un saldo di -6/-7. Me lo auguro decisamente. Secondo me il Catania deve puntare al terzo posto che garantisce il sicuro accesso ai play-off. E come fare per arrivarci? Non dimenticandoci che questo è un campionato a 34 partite, non 38. Come accadde nel 2002, quando il Catania arrivò terzo con 58 punti, la quota dovrebbe grosso modo aggirarsi tra i 58 ed i 59 punti, raggiungibile con una media di due punti a partita”.
“Perché se la penalizzazione rimanesse di 9 punti si dovrebbero fare complessivamente 67 punti e quindi il calcolo è facile, ovvero due punti a partita di media. Punti che sembrano tantissimi però se la squadra è questa, con questo tipo di risultati e con questa voglia di acciuffare il risultato anche a pochi secondi dalla fine, credo che ce la potremmo anche fare. Al momento ci troviamo con una media di tre punti e non possiamo certamente lamentarci. Mi sembra che la squadra sia partita bene e di questo va dato atto al tecnico che è riuscito in due partite a ruotare l’organico”.
Per la fascia di capitano si sono alternati Parisi e Russo, due ragazzi siciliani. Averla concessa a questi due giocatori denota che in questo momento c’è un gruppo compatto…
“Due fasce di capitano molto importanti e significative. Meno male che quest’anno è tutta un’altra storia rispetto al passato”.
Ritornando al discorso relativo su quale potrebbe essere il reale obiettivo del Catania quest’anno, molti addetti ai lavori sostengono che i rossoazzurri potrebbero entrare in lizza per la vittoria del campionato. Ci credi sinceramente?
“Foggia, Benevento e lo stesso Lecce stanno avendo qualche impaccio. Su ‘TuttoCalcioCatania’ avete riportato l’intervista di Grassadonia in cui lo stesso diceva che ci sarebbe stata una lotta a tre per la promozione tra Foggia, Benevento e Catania. Chiaramente questi allenatori cercano sempre di sviare l’attenzione. Io, per esempio, metterei nel calderone la Casertana che già la scorsa stagione ha provato la corsa alla promozione e quest’anno in particolare mi sembra molto determinata a salire. Però, obiettivamente, inserirsi per un discorso al vertice, rimanendo l’attuale penalizzazione, mi sembra un pò difficile”.
“Per il terzo/quarto posto invece il discorso sarebbe possibile perchè, come dicevo poco fa, 67 punti lordi il Catania può arrivare a farli. Invece per il vertice credo che occorrerebbero tra i 5 ed i 7 punti in più, poi il tutto dipende naturalmente da come vanno le cose. L’impressione è che questo discorso sia un pò difficoltoso o, quanto meno, dobbiamo ancora aspettare altri tipi di partite. Finora abbiamo giocato solamente con Matera e Monopoli, voglio vedere il Catania all’opera a Lecce e poi anche contro la Paganese, squadra che reputo non si trovi al primo posto per caso e che possa rivelarsi come la sorpresa del torneo”.
Sembra che a Catania il gruppo sia già coeso. Cosa ne pensi? Quali potrebbero essere le squadre da battere per i piani alti della classifica?
“E’ vero. Sorprendente, anche perché alcuni operatori del settore ed esperti di Serie C avevano affermato che la rosa del Catania fosse troppo abbondante e figurassero troppi doppioni. Però, in realtà, nei primi due turni non si è visto alcun dualismo o muso lungo. Mister Pancaro ha anche alternato diverse soluzioni e si sono tutte dimostrate all’altezza. Per non parlare poi di alcuni giocatori che si stanno rivelando un vero e proprio valore aggiunto. Un esempio è Russotto che mi auguro mantenga sempre un certo tipo di atteggiamento mentale perché è uno tra quelli che fa la differenza”.
“Obiettivamente dico che non vedo il Matera che possa auspicare al vertice. Secondo me l’anno scorso ha avuto la grade occasione con Auteri in panchina, un tecnico che fa sempre alta classifica, e poi una squadra diversa con un atteggiamento diciamo più ‘fresco’. In questa stagione sarà sicuramente una formazione difficile da battere, però non la vedo tra le favorite. Più probabile che, ad esempio, il Foggia riesca a recuperare gli infortunati e quindi ad inserirsi per la lotta ai primi posti. Dopo la scorsa stagione è difficile che il Matera riesca a ripetersi. Forse per loro è un pò triste perché sognavano dopo 35-36 anni la promozione in Serie B”.
“Comunque tra Catania e Materia, certamente gli etnei sono i favoriti per un’eventuale alta classifica in virtù dell’organico e di una maggiore consapevolezza tecnica. Però quest’anno non c’è la strafavorita e quindi ci potrebbero essere delle sorprese. Se il Catania continua sulla strada fin qui percorsa non può porsi obiettivi. Se si tratta, invece, di un Catania capace di mantenere una media di due punti a partita come dicevo, il terzo o quarto posto possono essere assicurati”.
Secondo te il Catania farà più abbonati del Lecce?
“Certamente, anche perché abbiamo ancora possibilità di poterci abbonare e sappiamo l’atteggiamento della tifoseria catanese che è sempre vicina alla squadra, cosa banale da dire. Obiettivamente mi aspetto di arrivare anche a quota 5000 abbonati che sarebbe una soglia importante dal punto di vista psicologico. E questo ti dimostra che al catanese importa girare pagina, al di là della categoria, e che la maglia sia sudata senza guardare se si giochi in C o B. Quindi sì, faremo senz’altro più abbonati di loro”.
Ti aspettavi un avvio di campionato così importante da parte del Catania?
“Onestamente no, temevo moltissimo la partita di Matera nel senso proprio di rottura del ghiaccio. Mi ero convinto in testa che il Catania subisse l’avversario perché, probabilmente, c’era stato poco tempo da parte nostra per allestire un organico composto poi quasi esclusivamente da giocatori nuovi, mentre loro avevano una squadra già sufficientemente assemblata. Mi sono piacevolmente sorpreso di notare che, per esempio, già dal 21 settembre c’era un fittissimo possesso palla rossoazzurro che a mio parere ha completamente smontato i padroni di casa”.
“Cosa che abbiamo poi ripetuto a Monopoli. Inoltre sono rimasto colpito dalle competenze di mister Pancaro. Si diceva in estate che fosse un allenatore molto approssimativo e invece ci dobbiamo tutti ricredere. In più, l’idea di avere due interpreti per ruolo non si è rivelata caotica bensì perfettamente coerente. Adesso vediamo un pò come andranno le cose in casa dove naturalmente si ribalteranno i ruoli, con un Catania che dovrà fare la partita e soprattutto metterla dentro sperando nell’assenza di pali o traverse”.
Scarsella sta sorprendendo i tifosi del Catania, cosa ne pensi?
“Magari secondo qualcuno il nome poteva essere già indicativo del fatto che potesse essere di basso profilo. Obiettivamente c’è da dire che non conoscevamo bene la categoria e gli interpreti. Per cui si è rivelato un gesto di superbia l’aver sminuito all’inizio un ragazzo come Scarsella, anche perchè l’anno scorso i numeri erano buoni. Francamente realizzare 10 marcature in una squadra come la Vigor Lamezia che poi non ha mantenuto il posto in Serie C non è cosa da poco. Inoltre, il giocatore, per quello che si è sentito, era nel mirino di Pescara e Salernitana. E direi che per quello che abbiamo visto in queste due prime partite si tratta di un giocatore che, perché no, in futuro potrebbe anche esordire in B, speriamo con la nostra maglia”.
Parlando di mercato ricordiamo due nomi: Lapadula che sta giocando benissimo col Pescara, uno dei principali artefici della promozione del Teramo, e Donnarumma che è stato fin troppo presto mandato via da Catania…
“Due nomi molto interessanti, Lapadula da un lato e soprattutto Donnarumma. Quest’ultimo rappresenta un vero e proprio rammarico. Purtroppo è stato penalizzato in quegli anni in cui il Catania in Serie A disponeva di un certo numero di giocatori di spessore e il ragazzo è stato lasciato andare via. Oggi, obiettivamente, è un grandissimo atleta. Credo che con Donnarumma al centro dell’attacco avremmo forse potuto ambire al primo posto, pur con la penalizzazione. Comunque disponiamo di una buona linea offensiva. Calil, secondo me, sta cercando di capire quale possa essere la posizione più adatta a lui e contribuirà senz’altro in modo determinante con le sue marcature. Sono convinto di ciò anche perché si vede che è un trascinatore”.