La Spal ha giocato in Serie A 13 volte consecutivamente, per poi farvi ritorno nel 1965 ed abbandonandola definitivamente tre anni dopo
Tratte da Wikipedia, alcune significative curiosità relative al prossimo avversario del Catania: la Spal. Lunedì i rossoazzurri affronteranno la compagine in questione per il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia:
La S.P.A.L. 2013, il cui acronimo sta per Società Polisportiva Ars et Labor, è una società calcistica italiana con sede nella città di Ferrara. Il club originale venne fondato nel 1907 e fu rifondato nel 2005 mediante il lodo Petrucci in seguito al fallimento del precedente assetto societario. Anche questa seconda società non riuscì però nel 2012 a ripresentare l’iscrizione alla propria categoria di competenza, fallendo nuovamente. Nella sua storia la SPAL ha collezionato 16 partecipazioni al massimo campionato italiano, detenendo un palmarès che comprende una Coppa Italia di Serie C, una Coppa dell’Amicizia italo-svizzera e il primo posto nel campionato di Serie B 1950-1951.
La SPAL è anche la società che ha disputato il maggior numero di edizioni del campionato di Serie C1. Nel 1974 è stata insignita della Stella d’oro al merito sportivo. Nella stagione 1959-1960 la squadra ferrarese ha raggiunto il maggior risultato a livello nazionale della sua storia, giungendo al quinto posto in Serie A, categoria da cui manca dal 1968. Nel 1982, invece, l’ultima volta in B.
Nel 1962 la SPAL raggiunse la finale di Coppa Italia, perdendo contro il Napoli, allora militante in Serie B. La SPAL, allenata da Serafino Montanari, schierò Patregnani, Muccini, Olivieri; Gori, Cervato, Riva; Dell’Omodarme, Massei, Mencacci, Micheli, Novelli. Il Napoli passò subito in vantaggio su punizione con il ferrarese ed ex spallino Gianni Corelli al 12′, la SPAL pareggiò al 15′ con Micheli, maPierluigi Ronzon al 79′ portò definitivamente in vantaggio gli azzurri regalando così alla squadra partenopea il primo trofeo della sua storia.
Il nucleo originale di quella che sarebbe poi divenuta la SPAL vide la luce nel 1908 per iniziativa di un sacerdote salesiano, Pietro Acerbis, all’epoca direttore dell’oratorio ferrarese di via Coperta: questi fondò un circolo religioso-culturale dal nome Ars et Labor che successivamente, un paio d’anni dopo, ad opera del nuovo direttore, divenne “Circolo Ars et Labor” e aggiunse alle attività artistiche anche quelle sportive, inizialmente atletica e ciclismo.
A Ferrara il movimento ultras nasce a metà degli anni settanta e trova la sua massima espansione negli anni ottanta e novanta con i gruppi Gioventù Estense e Astra Alcool. Pur non avendo goduto di un grosso ricambio generazionale, a causa di un ventennio avaro di successi sportivi, il movimento ultras a Ferrara rimane tuttora attivo e vitale.
Curiosità: nel 1955, benché retrocessa, venne ripescata per illecito sportivo di Udinese e Catania.