Nessun vantaggio per il Catania rispetto al Teramo
- In caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva da parte dei soggetti sottoposti a procedimento disciplinare per la scoperta o l’accertamento di violazioni regolamentari, gli organi giudicanti possono ridurre, su proposta della Procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa.
- In tal caso, la riduzione può essere estesa anche alle società che rispondono a titolo di responsabilità diretta od oggettiva.
Così recita l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva. Alla luce della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale Federale, quasi equivalente ad una retrocessione in Serie D poiché 12 punti di penalità sono parecchi, non ci pare che il Catania abbia beneficiato degli effetti dell’articolo in questione. Al contrario nel caso del Teramo sono stati cancellati i 20 punti di penalizzazione richiesti dal Procuratore Figc Stefano Palazzi.
Pena peggiorativa, pertanto, in casa rossoazzurra e migliorativa per i teramani. E’ inoltre opportuno specificare che quanti si scandalizzano in merito ad una possibile doppia retrocessione del Teramo in Serie D commettono una grossa inesattezza. Gli abruzzesi, infatti, esattamente come il Catania finirebbero lo scorso campionato disputato all’ultimo posto, con la conseguenza di retrocedere di una categoria e non due. Nel caso dei biancorossi la Serie D, gli etnei in Lega Pro.
La bilancia che tiene conto dei provvedimenti adottati nei confronti delle due squadre, accusate entrambe di responsabilità diretta nell’illecito sportivo, vede ora un sostanziale equilibrio delegittimando il potere di Palazzi e creando perplessità sui reali “benefici” dell’articolo 24.