Inizio promettente con il 4-4-2, poi meno risultati e concretezza con 4-2-3-1 e 4-3-3 per Giuseppe Pancaro alla Juve Stabia
Ripercorriamo brevemente le tappe dell’unica esperienza di allenatore in Prima Squadra di Giuseppe Pancaro (avente importanti trascorsi da giocatore tra le fila di Cagliari, Lazio e Milan) quando nella passata stagione ha guidato la Juve Stabia. Un’esperienza attraverso la quale la squadra campana, per buona parte del campionato, si è ben comportata. Pancaro iniziò l’avventura stabiese puntando sull’utilizzo del sistema di gioco 4-4-2 che vedeva in Ripa e Di Carmine i terminali offensivi perfetti. Squadra equilibrata, capace di produrre gioco e risultati.
Poi, con l’arrivo di Lepiller in sede di calciomercato, l’allenatore cosentino ha modificato l’assetto tattico scegliendo dapprima un 4-2-3-1, poi un 4-3-3 spostando Ripa in panchina e fornendo lusinghiere risposte sul piano dello spettacolo ma, a lungo andare, è venuta meno la concretezza. In questo contesto si registrò qualche malumore all’interno dello spogliatoio e, pian pianino, l’altalena di risultati produsse un ruolino di marcia ritenuto insoddisfacente dalla dirigenza per le ambizioni della squadra optando per l’esonero.
