ILLECITO SPORTIVO: il caso della Reggina, responsabilità diretta ma non retrocessa

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Giustizia sportiva

Interessante menzione di un illecito sportivo che vide protagonista la Reggina

In tema d’illecito sportivo, vale la pena ricordare quanto accaduto in passato alla Reggina in Serie A. A seguito dello scandalo di Calciopoli, il 7 agosto 2006 la Reggina venne deferita per violazione degli articoli 1 e 6 del regolamento federale (illecito sportivo), essendo accusata per responsabilità diretta del Presidente Lillo Foti: secondo l’inchiesta, aveva usufruito di illeciti vantaggi di classifica nella stagione 2004-2005, attraverso il controllo delle designazioni arbitrali.

A processo concluso, la Reggina venne penalizzata di quindici punti, da scontare nel campionato di Serie A 2006-2007. Il Presidente Foti venne squalificato per due anni e sei mesi, poi ridotti ad un anno e un mese. Il 12 dicembre 2006 arrivò una riduzione di 4 punti, portando così a 11 i punti di penalizzazione.

La Reggina riuscì nell’impresa di conquistare la salvezza ottenendo sul campo 51 punti in 38 giornate di campionato (40 punti considerando la penalizzazione), frutto di 12 vittorie, 15 pareggi e 11 sconfitte. Al termine della stagione, l’allenatore e tutti giocatori furono insigniti della cittadinanza onoraria di Reggio Calabria.