Saverio Sticchi Damiani sui criteri di ripescaggio
Presidente pro-tempore del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, attraverso quanto si legge sul Nuovo Quotidiano di Puglia, parla degli scenari che potrebbe generare il caso Catania in tema di ripescaggi:
“Purtroppo ancora una volta si darà lo strumento al Giudice sportivo, a fine agosto, di muoversi nelle maglie di queste norme incerte. Leggendo i criteri capisco che la graduatoria ripescaggi vale solo per l’ipotesi di chi non si iscriva al campionato, e quindi il Parma”.
“Se la giustizia sportiva dovesse far retrocedere, ad esempio, il Catania o il Teramo, il giudice ha la possibilità di dire: ‘Catania, ti retrocedo all’ultimo posto della classifica di Serie B’ e quindi si salva automaticamente l’Entella che ha perso i playout. Per cui la graduatoria non serve”.
“Se invece il giudice dovesse estromettere dal calcio il Catania, decisione poi da ratificare da parte della Figc, a questo punto ritorna in piedi il fatto che si possa attingere dalla famosa graduatoria. Avendo dei criteri così ampi si dà al giudice la possibilità d’incidere sul ripescaggio con l’uso della parola estromissione, oppure retrocedendo all’ultimo posto la squadra incriminata. Questo non va bene”.