CESSIONE CATANIA: servono fatti, le chiacchiere hanno stancato

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Soldi, passione ed entusiasmo la ricetta ideale per un nuovo corso

Catania ufficialmente in vendita, appuntamento fissato per giovedì mattina con tre persone in rappresentanza di una cordata di 15 imprenditori individuati dal Comune di Catania, diretta streaming dell’incontro a Torre del Grifo. Alla fine niente di tutto questo si è concretizzato. Nello spazio di poche ore una trattativa mai veramente iniziata con il Calcio Catania si è interrotta.

Segno che, evidentemente, non era così spiccato l’interessamento a rilevare la società rossoazzurra e, dal punto di vista economico, la cordata non dava garanzie adeguate. Giustamente il club non si svende, serve un’offerta consona al valore complessivo del Catania e, soprattutto, la dimostrazione reale e tangibile della volontà di rilanciare le sorti della formazione dell’Elefante.

Lo abbiamo ribadito a più riprese e continuiamo a farlo: l’apertura dell’attuale proprietà ad effettuare il passaggio di consegne è più che legittima, doverosa perché si avverte l’esigenza di voltare pagina dopo due annate estremamente difficili, culminate con gli sviluppi della nota inchiesta ‘I treni del gol’. E’, tuttavia, necessario sottolineare la necessità di portare avanti un serio progetto di rilancio.

Per fare questo servono disponibilità economiche, spirito d’iniziativa, passione vera per i colori rossoazzurri ed entusiasmo da parte dei soggetti potenzialmente interessati all’acquisizione della società. Altrimenti sono solo chiacchiere in un momento in cui i tifosi del Catania attendono invece ben altro per ripartire: i fatti, l’unico motore capace di generare cambiamenti significativi.