Dodici anni fa Angelozzi allestì l’organico del Catania a tempo di record
Nel 2003 i tifosi del Catania vissero un’estate caldissima, caratterizzata da continue battaglie legali che diedero ragione alla società rossoazzurra allora presieduta dalla famiglia Gaucci. Adesso si respira un nuovo clima d’attesa, ma per differenti ragioni, con un futuro che appare incerto. Mentre slittano i campionati di Serie B e Lega Pro, il Catania lavora sul mercato in uscita aspettando novità in sede di giustizia sportiva e con la possibilità di un cambio al vertice della proprietà.
Una cordata d’imprenditori è interessata a trattare con il gruppo Pulvirenti, ma bisogna capire se realmente c’è la disponibilità della gestione attuale a concretizzare il passaggio di consegne. Nel frattempo la squadra andrà in ritiro a Torre del Grifo con la stragrande maggioranza dei giocatori che faranno le valigie in caso di eventuale retrocessione d’ufficio in Lega Pro.
Soltanto nella seconda metà di agosto potrebbero arrivare le sentenze. Significa che ci sarebbe pochissimo tempo a disposizione per intervenire compiutamente sul mercato in vista della prossima stagione. In questo senso sarà estremamente importante il lavoro di chi opererà. Il Direttore Sportivo Giuseppe Bonanno ha avviato contatti con diversi procuratori e dirigenti, pronto a formalizzare le prossime cessioni.
Qualora rimanesse ai piedi dell’Etna, gli potrebbe toccare intervenire anche in entrata. Saranno giorni frenetici, occorrerà rimboccarsi le maniche facendo più in fretta possibile. Serve una figura simile a quella di Guido Angelozzi nel 2003, brillante e capace di allestire a breve scadenza un organico competitivo. A Bonanno, o chi per lui, l’arduo compito.
E’ necessario allestire una squadra competitiva
anche nella peggiore ipotesi di giocare in Lega
pro
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