Francesco Ricca su Radio Studio Italia
Il giornalista catanese Francesco Ricca, intervenuto venerdì pomeriggio ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso della trasmissione Universo RossoAzzurro, condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania, polemico nel commentare la scottante inchiesta ‘I treni del gol’ che vede protagonista il Catania e parlando del Presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi.
Questa vicenda che ha investito non soltanto la Catania città, ma anche quella sportiva è stata ovviamente buttata in prima pagina...
“Lo scandalo che è uscito fuori è davvero vergognoso, non credo ci possano essere altri termini per poter definire quello che ha combinato il signor Antonino Pulvirenti perché, davvero, essere ribattezzato il Capo dei Capi credo non lasci spazio ad ulteriori interpretazioni. Lui ha subito avuto la fretta di discolparsi, di dichiarare la propria estraneità ai fatti. Quest’uomo ha dimostrato di meritare le etichette che gli erano state attaccate addosso. I fatti parlano chiaro e il Catania è stato venduto in tutto e per tutto da quest’uomo, da questa dirigenza infame. Ha distrutto quanto di buono era stato costruito in tanti anni, ha smembrato ogni tassello di questa società, stipendi non pagati, Torre del Grifo indebitata fino all’osso. E la cosa assurda è che parlava del progetto del nuovo stadio, prendeva in giro i catanesi e voleva continuare a farlo. E’ questa la cosa che fa rabbia. Quello che viene fuori sta creando e creerà non pochi problemi. Prevedo anche difficoltà per quanto riguarda la partenza della Serie B perché fin troppe squadre sono coinvolte. Non può pagare solo il Catania che, comunque, pagherà amaramente. Dovranno pagare anche altre squadre perché se il Catania comprava le altre vendevano”.
Forse Abodi dovrebbe fare un passo indietro, alla luce del fatto che altre squadre siano coinvolte…
“Adesso Abodi non può più nascondersi. Io credo che l’unica cosa che possa fare a questo punto è dimettersi. Non penso possa avere il controllo di una Lega Serie B che cammina da sé, perché è una Lega a parte dalla Serie A. A questo punto il signor Abodi dovrebbe prendere in seria considerazione il fatto che lo abbiano fregato da tutte le parti e che non riesca più a controllare nulla. Anche perché, facendo un excursus sul girone di ritorno, il Catania non era più giocabile, come mai questo? Guarda caso saltano fuori le partite con Brescia, Cittadella, Bari, Bologna. Personalmente ricordo quella col Bari in cui il Catania aveva già vinto e poi a 40 secondi dalla fine subì il pareggio. A Bologna, dopo cinque vittorie consecutive, comprate o no che siano, era scontato che il Catania quell’incontro l’avrebbe sofferto. Col Cittadella abbiamo visto cos’è successo, lasciamo perdere la gara contro il Brescia che era già praticamente retrocesso. Insomma, si può prendere in giro la gente in questo modo? Il discorso è che fino a quando il calcio sarà maltrattato così, la gente purtroppo continuerà ad essere presa in giro perché sono tantissimi gli appassionati di calcio in Italia. E’ lo sport nazionale, nonché quello di gran lunga più seguito. Le scommesse sono ormai diventate terreno paludoso, inagibile sotto tutti i punti di vista. Si arriverà davvero al blocco completo delle scommesse in Italia perché andando avanti così diventa una barzelletta.
Cosa prevedi per il Catania?
“Il Catania in questo momento è sotto la lente d’ingrandimento, sotto l’occhio del ciclone perché la società, a causa di due figure come Pulvirenti e Cosentino. E poi un personaggio squallido e infimo come Delli Carri che, abbiamo poi capito finalmente, essere venuto a Catania solo per comprare le partite. Secondo me più squadre sono coinvolte e meglio è per il Catania. Perché in pratica se la Serie B dovrà esistere l’anno prossimo, o pagano tutti con punti di penalizzazione a parecchie squadre o succederà davvero un pandemonio. Una cosa importante e almeno decente che ha fatto il signor Pulvirenti è stata quella di essersi dimesso immediatamente dopo aver dichiarato la propria estraneità ai fatti. Si è dimesso perché ha capito che non aveva più dove andare e, sotto questo aspetto, pagherà la persona, così come la società per responsabilità oggettiva, conosciamo bene le leggi in materia di giustizia sportiva. Sarà un’estate caldissima, credo che purtroppo ancora tanti aggiornamenti arriveranno. Ci saranno altre pentole da scoperchiare, questo è fuori di dubbio. Quindi dobbiamo restare in attesa di capire quelli che saranno i passi avanti della giustizia ordinaria e sportiva, dato per certo che Pulvirenti e Cosentino non faranno più parte di questa società. Bisognerà però capire chi subentrerà al loro posto ed affrontare altre tematiche come ad esempio quella relativa alla gestione del Centro Sportivo che, di per sè, non è facile da poter gestire o vendere. Sono tante le cose da dovere affrontare, non è così semplice. Naturalmente speriamo tutti per il meglio ma, in base a quanto è finora uscito fuori, il Catania potrebbe ripartire dalla Lega Pro con forte penalizzazione e, senza volersi nascondere dietro ad un dito, per me sarebbe già un successo”.
Il Catania pagherà più degli altri?
“Tutto è partito da Catania, dalle intercettazioni e dai personaggi che stavano a capo della società Calcio Catania. Quando iniziò Calciopoli tutto partì da Moggi, Giraudo e Bettega che erano i vertici dirigenziali della Juventus. Allora i bianconeri ripartirono dalla Serie B con una penalizzazione, prima molto più pesante e poi ridotta perché la Juve era la Juve e poi quell’anno seppe ritornare subito in Serie A. Il Catania sotto questo aspetto ha delle difficoltà che riguardano proprio l’assetto societario e i debiti. E’ fuori dubbio che il Catania sia indebitato ed è da capire come Pulvirenti sia riuscito a distruggere il tesoretto di una società che con Pietro Lo Monaco era gestita in maniera perfetta e successivamente anche con Gasparin che però, ad onor del vero, aveva vissuto del lustro del dirigente di Torre Annunziata”.
Allo stato dei fatti appare distrutto un impero, ritrovandosi la società con debiti, poi la gestione di Torre del Grifo Village. Bisognerà capire come comportarsi…
“Non puoi fare altro che vendere Torre del Grifo Village e trovare una formula perché per una società che parte dalla Lega Pro trovarsi con un centro sportivo come quello non sarebbe proprio una cosa logica. Diverrebbe nei fatti un macigno in termini di costi e di gestione. Ho un dubbio che mi affligge dal momento in cui ho visto la faccia di Pulvirenti sbattuta nella prima pagina di tutti i giornali e dei telegiornali. Ma quest’uomo è così poco furbo da non poter prevedere una cosa del genere? Io non ci credo, non so se addirittura lui avesse già capito che in un modo o nell’altro sarebbe stato beccato e tutto questo sarebbe successo. Me lo chiedo dal momento in cui la mattina di martedì tutto è scoppiato. Tra l’altro, facciamo attenzione, lui in questo momento si è dimesso da presidente ma non ha ancora lasciato la proprietà”.