Serve altro materiale per accertare le effettive responsabilità del Catania
Hanno fatto il giro d’Italia e del mondo le parole pronunciate dall’ormai ex Presidente del Catania Antonino Pulvirenti di fronte al Gip del Tribunale etneo. Secondo quanto pubblicamente dichiarato dal Procuratore Giovanni Salvi, Pulvirenti avrebbe ammesso l’acquisto delle partite al centro dell’inchiesta, ma gli avvocati sottolineano che i contatti effettuati non sarebbero andati ad incidere realmente sull’esito degli incontri.
Non una piena ammissione di colpe, quindi. Anzi sarà importante, a tal proposito, comprendere con certezza quali soggetti si siano prestati alla vendita delle gare incriminate. Sembra che fosse ben strutturato ed architettato il meccanismo di compravendita degli incontri di calcio che avrebbero permesso al Catania di evitare la retrocessione in Lega Pro.
Tuttavia, al momento, tra i tanti indagati non si è compreso chi, in effetti, abbia venduto. I “treni” intercettati, infatti, non sono sufficienti a dimostrare, da soli, l’effettiva vendita. Nei prossimi giorni verrà fuori sicuramente altro materiale rivelante per la magistratura. La storia è ancora lunga e, intanto, la società rossoazzurra è chiamata ad effettuare l’iscrizione al prossimo campionato cadetto. In attesa di conoscere a 360 gradi gli sviluppi della spinosa inchiesta.
