Catania sotto indagine, aspettiamo prima di fare valutazioni definitive
Bomba esplosa in casa rossoazzurra con l’apertura ufficiale di un’inchiesta che ha portato agli arresti di alcune figure interne al sistema calcio, compresi i vertici dirigenziali etnei Pulvirenti, Cosentino e l’ex direttore sportivo Delli Carri. Una notizia che lascia increduli, sbigottiti e fa tremare i tifosi, già reduci da cocenti delusioni che hanno determinato la retrocessione in Serie B e la salvezza stentata nella medesima categoria.
Le intercettazioni della Polizia di Stato fanno presumere una responsabilità diretta del Catania, aspetto che potrebbe incidere pesantemente in sede di giustizia sportiva. L’uso del condizionale è d’obbligo perché, non va dimenticato, allo stato attuale non è stata accertata la colpevolezza. Ci sono delle indagini in corso, chi di dovere prenderà i dovuti provvedimenti valutando punto per punto gli sviluppi della vicenda. Il rischio è che il Catania riceva punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, che potrebbe essere la B ma anche la Lega Pro, e c’è chi ipotizza persino la radiazione.
Siamo nel campo delle ipotesi perché l’indagine giudiziaria è agli albori. In questo clima d’incertezza, i club dei calciatori che sarebbero coinvolti sono pronti a prendere le proprie difese e collaborare in caso di necessità. Alcuni degli stessi giocatori hanno preferito respingere al mittente ogni accusa ed il Presidente Pulvirenti, attraverso il proprio legale, si ritiene in grado di provare la sua innocenza. Aspettiamo, quindi, prima di fare valutazioni definitive.
Di sicuro sarà un’estate calda e Abodi, numero uno della Lega di Serie B, non esclude la possibilità di uno slittamento dell’inizio del torneo cadetto. L’auspicio è che, per rispetto dei tifosi, i primi ad essere danneggiati da questa vicenda, si faccia chiarezza al più presto e che paghi chi merita. Ma che Catania non diventi capro espiatorio. Altrimenti il calcio italiano avrebbe un motivo ulteriore per incamminarsi verso la direzione della perdita di credibilità.
Catania sarà certamente un capro espiatorio, come lo è stata in occasione della morte di Raciti.
Prima di quell’evento c’erano stati morti e sono continuati ad essercene anche dopo, ma solo il Catania ha subito la punizione di giocare metà campionato fuori casa.
Ci sono stati scandali peggiori di questo (interi campionati falsati, arbitri corrotti…vedi juve, non 5 misere partite) eppure la punizione maggiore è stata la retrocessione.
Vedrete che noi saremo radiati, magari senza possibilità di utilizzare mai più il nome della squadra. Ipse dixit.
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