MARCOLIN: “1-1 mi brucia molto. Ora, match difficilissimo a Brescia”

0
142
Dario Marcolin

Marcolin digerisce a malapena l’1-1 maturato nei secondi finali

Dario Marcolin fatica a nascondere la propria delusione per una vittoria sfuggita quando ormai mancava davvero qualche secondo per il triplice fischio:

“La squadra aveva portato a casa la sesta vittoria in sette partite, poi quell’episodio ha cambiato le carte in tavola. E’ stata una brutta partita, mancando un po’ la lucidità sia a noi che a loro. E’ come se fosse stato spezzato il nostro sogno. Ci saremmo portati a -4 dal Livorno in classifica, avvicinandoci ai Playoff. 30 secondi hanno rovinato tutto, sono molto dispiaciuto per quello che mettono in campo i ragazzi. I tifosi incitavano fino in fondo i miei giocatori spronandoli a lottare con il cuore. I ragazzi lo hanno fatto, erano davvero stremati. A volte il risultato lo porti a casa anche stando dietro la linea della palla. Oggi il Catania era in difficoltà fisicamente, per questa ragione ha disputato una partita diversa dalle altre, essendo meno bello ma più pratico. Mi fa incazzare non avere portato a casa una vittoria meritata per un episodio che non commento perché, se lo faccio, mi squalificano. Mi brucia molto.

“La sostituzione di Rosina? Era stanco. Gli chiedo sempre un grande lavoro. Mazzotta e Sciaudone? Mazzotta mette 8-9 cross a partita. Sciaudone è molto bravo perché ha una capacità di corsa diversa dagli altri, e poi ha realizzato un bel gol. Bella intuizione anche di Coppola nello sviluppo dell’azione. Gyomber espulso? Non conosco il referto dell’arbitro, vedremo. Sono comunque contento del suo rientro. Martinho? Avevo pensato di farlo entrare, ma stavamo soffrendo la posizione di Luci e, allora, ho preferito mettere dentro Chrapek che tiene bene palla e avrebbe, magari, potuto suggerire palle invitanti per Castro. Purtroppo abbiamo fallito qualche occasione buona per chiudere la partita, ma la squadra era stanca. Il Catania soffriva, allora ho optato per l’inserimento di Capuano anziché di Martinho”.

“Bisognava rompere gli equilibri nel primo tempo, per poi coprire bene il campo nella ripresa. Sapevamo che con l’ingresso di Galabinov il Livorno avrebbe buttato sistematicamente palla in area, e così è stato. Per questo ho preferito giocare a cinque dietro, giocando il Livorno con due attaccanti di peso. Adesso recuperiamo energie e giocatori. Rientreranno Del Prete, Ceccarelli e Calaiò, forse anche Gillet che ho preferito risparmiare a causa di un problema alla schiena. Terracciano, comunque, fa sempre la sua parte. Sono tranquillo in porta”.

“Fino a quando non c’è la matematica guardiamo sempre sotto, perché è vietato fare passi falsi. Che gara sarà a Brescia? Dobbiamo smaltire l’arrabbiatura. A volte non tutto va come dovrebbe andare, anche non per colpa nostra. Il Brescia gioca meglio contro le squadre forti che con le piccole, ma pensiamo a noi stessi. Sarà un match difficilissimo. Vincere ci avrebbe consentito di giocare in Lombardia con una leggerezza diversa. Adesso bisogna conquistare gli ultimi punti che ci servono per la salvezza, ma resta il rammarico per il sogno spezzato. Veramente un grosso dispiacere perché ci potevano essere delle possibilità concrete per sperare nei Playoff”.