CATANIA, occhi aperti sul presente! C’è ancora una salvezza da conquistare

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Catania vs Livorno

Catania, non è ancora tempo di concentrarsi sul futuro. Attenzione rivolta alle prossime sfide

La conclusione della 39a giornata del campionato cadetto fissa per il Catania un incontrovertibile verdetto: i sogni dei rossoazzurri di una eventuale promozione, raggiungibile attraverso il “carro dei playoff”, sono svaniti. Non che prima fossero significativamente elevati, però la brillante striscia delle cinque vittorie consecutive aveva instillato nella mente e nel cuore di almeno una buona fetta di tifosi un’inebriante ondata di euforia, agendo praticamente da contraltare alle cocenti delusioni provate in generale nell’arco di quest’annata.

Il beffardo pareggio del Livorno maturato mediante la concessione di un opinabile calcio di rigore, concesso anche oltre la cosiddetta “zona Cesarini”, ha stroncato la forte carica positiva che gli etnei avevano accumulato nel recente periodo. Di fatto la squadra non è neanche matematicamente salva. A tre giornate dalla fine, infatti, la classifica parla chiaro: raggiunta quota 48 punti ed una posizione di metà classifica, con una differenza punti di +4 dal quint’ultimo Crotone (playout).

Specchio di una situazione sicuramente da tenere sott’occhio ma che, tuttavia, non dovrebbe destare significative preoccupazioni. Chiaro obiettivo, da qui fino alla fine della stagione, sarà quello di cercare di trarre il massimo dalle rimanenti tre partite. Non sarà un compito semplice, in quanto dovranno essere affrontate tre squadre ostiche: il Brescia di Alessandro Calori, il Cittadella di Claudio Foscarini (entrambe in piena zona retrocessione) e, all’ultima giornata, il sorprendente Carpi di Fabrizio Castori, fresco di promozione in Serie A. Ma meglio evitare di puntare le orecchie sugli accadimenti delle squadre direttamente interessate, puntando a fare corsa su se stessi.

Mister Marcolin sa bene che, in questo momento, occorre isolare il gruppo dai rumors esterni che potrebbero destabilizzarlo. Secondariamente bisogna pungolarlo a dovere, al fine di evitare eventuali cali di concentrazione. Per cui è necessario che tutti si sentano nella condizione di poter essere schierati titolari nelle prossime sfide, anche coloro che finora hanno fornito un contributo minore in termini di minutaggio sul campo. E’ necessario che i capisaldi della squadra diano per primi l’esempio, rappresentando dei veri e propri fari che riescano a tenere alta e viva la fiamma, la tenacia e lo spirito agonistico di tutti.

Inutile procedere facendo calcoli nelle prossime partite o guardare al di là della fine della stagione, relativamente ai più disparati argomenti (dal calciomercato alla gestione societaria, passando  per gli obiettivi futuri) . Non è ancora tempo di elaborare progetti a lunga scadenza, urge pensare di concludere nel migliore dei modi l’annata calcistica in corso e strappare quanti più sorrisi possibili ai tifosi, anche perché nelle ultime due stagioni sono state davvero esigue le soddisfazioni loro regalate. Dimostrando fino in fondo attaccamento alla maglia e alla città, valori primariamente richiesti dalla tifoseria che non passeranno mai di moda.