Catania, l’apoteosi nel 2010. Ora il punto più basso
12 marzo 2010 e 16 maggio 2015. Sono passati cinque anni dallo storico successo ottenuto dal Catania contro la grande Inter del ‘triplete’ di Josè Mourinho. Ricordo di una serata incredibile, di puro orgasmo rossoazzurro allo stadio Angelo Massimino. I padroni di casa, infatti, fecero uno splendido regalo ai tifosi: tre punti caratterizzati da una prestazione super con il risultato di 3-1. Indimenticabile l’assist al bacio per Maxi Lopez, abile ad inserirsi, in occasione del momentaneo 1-1. Straordinario il gesto tecnico di Giuseppe Mascara che ha ‘scucchiaiato’ Julio Cesar, monumentale la giocata di Jorge Martinez attraverso la quale ha messo a sedere l’intera difesa interista. Clamoroso al ‘Massimino’ piegare la corazzata Inter ad opera del Catania guidato da Sinisa Mihajlovic, con Dario Marcolin nelle vesti di vice.
Sabato scorso, proprio Marcolin era seduto sulla panchina rossoazzurra ma nel contesto di una partita molto diversa ai piedi dell’Etna. Stavolta si giocava in Serie B contro il Cittadella, con tutto rispetto avversario di ben altro blasone. Cornice di pubblico molto differente e sfida inedita, importante in chiave salvezza. Tre gol realizzati dalla compagine granata hanno affossato il Catania, adesso a forte rischio Playout. E’ lo specchio di una stagione assurda, da incubo per una tifoseria che soffre maledettamente ed è passata dall’ecstasy per il successo sull’Inter nel 2010 al punto più basso dell’era Pulvirenti a Catania. Un crollo vertiginoso, assolutamente inatteso per una piazza che si era ormai radicata nel calcio italiano come una delle più belle realtà.