Comunicato degli ultras della Curva Nord del Brescia
In merito agli episodi di violenza registratisi al termine della partita Brescia-Vicenza, che sono costati la chiusura della Curva Nord dello Stadio Mario Rigamonti in vista del match in programma col Catania sabato pomeriggio, gli ultras bresciani prendono posizione. Riportiamo di seguito il comunicato emesso dalla Curva Nord Brescia:
‘La Cnb , a seguito degli spiacevoli episodi avvenuti dopo la partita casalinga Brescia-Vicenza prende posizione dissociandosi da quanto accaduto. Lanci di oggetti, sassi o quant’altro sono assolutamente spiacevoli e non appartengono al mondo del tifo come lo viviamo noi. Non ci riteniamo dei ‘santi’ e non siamo nemmeno degli opportunisti che si nascondono dietro un comunicato; ci riteniamo uomini e abbiamo sempre pagato per le vicende che ci riguardavano e sicuramente anche questa volta varrà fatta chiarezza da chi di dovere.
Il nostro pensiero e la nostra solidarietà va alla famiglia del bimbo ferito, sicuri che da ‘piccolo ultrà ’ capirà sicuramente che venire a Brescia non è sinonimo di sassi e vili attacchi e con il quale avremo sicuramente modo di presentare di persona le nostre più sincere scuse.Â
Scuse che ovviamente porgiamo a tutta la nostra gente, abbonata e non, che si vede penalizzata nel trovare la curva Nord chiusa. Fatti accaduti a più di 4 km dallo stadio e commessi da pochi giovani non dovrebbero penalizzare 3000 abbonati che nonostante la situazione in cui naviga la squadra, hanno sempre dimostrato di amare i nostri colori e la nostra maglia a prescindere dal risultato. Cio nonostante non ce la sentiamo di abbandonare a se stessi i ragazzi individuati (peraltro molto giovani) e lasciarli in balia del loro destino giudiziario, perciò dopo aver ‘fatto capire’ il loro sbaglio avranno comunque il nostro appoggio e qualche insegnamento in più da parte dei più anziani della curva. Il nostro ‘sfogo’ non è una autodenuncia, ma solo un atto dovuto di responsabilità e maturità : siamo sicuri che verrà fatta luce e piena chiarezza sulle posizioni di chi si trovava ad una rotonda con un sasso in mano e di chi invece sopraggiungeva alla stessa adoperandosi perchè non accadesse ciò che invece è accaduto
Un ringraziamento e un saluto va a chi ha capito la situazione in cui ci siamo ritrovati e a chi condanna (giustamente) l’accaduto e deve pagarne indirettamente i danni’.