Mister Dario Marcolin vede un Catania in crescita, più libero mentalmente
E’ un Dario Marcolin felice per la vittoria del Catania e la prestazione che l’ha accompagnata a Varese, ma non soddisfatto per i risultati maturati sugli altri campi. Il tecnico bresciano commenta in questi termini la prima vittoria esterna della stagione:
“Facciamo corsa su noi stessi. Ci sono sette squadre nello spazio di pochi punti. Anch’io mi aspettavo risultati diversi sugli altri campi in questa giornata di campionato, però sono felice di avere ritrovato il Catania con il gioco palla a terra, il gol degli attaccanti. Ci sono ancora tanti scontri diretti da giocare. La classifica si è accorciata tantissimo. Chi avrà più qualità e polso centrerà la salvezza. Abbiamo fatto registrare dei buoni passi avanti”.
“Ho chiesto a Maniero di svolgere prevalentemente un lavoro di corsa e sacrificio, essendo Calaiò bravo a fare reparto da solo in avanti. Poi ho inserito Escalante al posto di Castro per riassettare la squadra, non per demeriti del ‘Pata’. La gara è stata condizionata dal vento, però devo dire che la linea difensiva si è comportata bene. Mi è piaciuta la serenità con cui la difesa ha gestito le posizioni ed il possesso palla, giocando con personalità. Da due partite di file non prendiamo gol tornando a quattro dietro. Ho visto la differenza rispetto alle precedenti trasferte. Sembrava di avere trovato improvvisamente un’autostima importante”.
“A Odjer ho detto di stare attento, essendo già ammonito. Lì è venuta fuori l’ingenuità di un ragazzo giovane. Avremo modo di analizzare l’episodio dell’espulsione nei prossimi giorni. Deve imparare a pensare da giocatore esperto. Al contrario di Moses, ad esempio, Rinaudo ha prestato maggiore attenzione a non evitare il secondo cartellino giallo. In settimana Maniero l’ho un po’ pizzicato e mi ha dato una bella risposta sul campo. Adesso guardiamo partita dopo partita. Sono soddisfatto delle ultime sette gare. Il Catania può fare ancora meglio ed è sulla strada giusta”.
“In questo momento trovo umiltà, sacrificio e serenità nella squadra, oltre al ritorno al gol degli attaccanti ed una gestione della palla ottimale. Perché Gillet non ha giocato? Ci ha raggiunto tardi in ritiro e non stava bene. E’ il nostro portiere titolare, un Top per la Serie B, ma Terracciano ha fatto benissimo. E’ il massimo per me avere due primi portieri in organico. Terracciano, in ogni caso, ha meritato di giocare a Varese. Il Catania si è allenato in settimana diversamente. Prima c’era tanta tensione ed errori. Adesso è come se ci fossimo tolti un tappo. I tre punti sono l’unica medicina. Quando vinci sei galvanizzato, più sereno e riesci a fare anche le cose più difficili”.