Marcolin è comunque soddisfatto della prestazione a Bologna
Dario Marcolin elogia la prova di personalità del Catania, al di là del risultato, rammaricandosi per l’espulsione di Calaiò in un momento cruciale dell’incontro perso a Bologna. Queste le dichiarazioni più significative di Marcolin in sala stampa:
“Centrocampo in difficoltà senza Sciaudone e con Rosina, Castro, Maniero e Calaiò? Noi, sia in casa che fuori, abbiamo sempre giocato per vincere le partite. Secondo me era il momento di rischiare qualcosa di più, provando a giocarcela a viso aperto perché questa partita poteva avere un effetto bomba per il Catania dopo cinque successi di fila. Abbiamo fatto una buona gara sul piano del palleggio e del possesso palla, siamo stati meno efficaci rispetto al solito. Un po’ è dipeso anche dalla fase difensiva effettuata dal Bologna con la linea a tre che diventava a cinque, Laribi che stava un pò più alto nel terzetto di centrocampo.”.
“Sono comunque contento della prova di personalità della squadra, abbiamo fatto bene sulla trequarti ma a noi è mancato qualcosa nell’ultimo passaggio, non nella costruzione del gioco. Siamo stati belli ma poco pratici, meno incisivi. Rosina? Poteva dare qualcosa di più tecnicamente. Soprattutto perché a Belmonte, non al meglio fisicamente, chiedevo di stare bloccato sull’out destro. Ma mi ritengo soddisfatto della prestazione della squadra. Nonostante l’inferiorità numerica eravamo sempre nella metà campo del Bologna, e poi non dimentichiamoci che affrontavamo un grande avversario”.
“Era una partita di Serie A per il valore del Bologna, per il gioco espresso sia da loro che da noi. E’ stata una gara vera, un esame per noi. Peccato perché potevamo essere un po’ più attenti sul primo gol che ha spaccato gli equilibri della partita. Dispiace per l’espulsione di Calaiò. Quando ho tolto Maniero, inserendo Martinho sul centro-sinistra e Coppola al centro-destra passando al 4-3-3 per allargare la squadra, era trascorso appena un minuto prima dell’espulsione. Peccato perché avevamo guadagnato campo del Bologna e creato delle buone occasioni anche su palla inattiva. In quel momento stavamo premendo sull’acceleratore, Mazzotta spingeva con maggiore facilità nel secondo tempo e potevamo ottenere qualcosa”.
“Nel secondo tempo c’è stata una reazione da parte nostra, cercando di mettere in difficoltà il Bologna attraverso il gioco e spostando il baricentro nella metà campo rossoblu, ma devo dire anche che i felsinei hanno concesso poco e difeso bene centralmente. Martinho? Ha solo bisogno di giocare per guadagnare sul piano della condizione fisica. Negli ultimi mesi ha giocato poche partite. Però è entrato abbastanza bene in partita, è bravo coi piedi e fisicamente ha un passo diverso dagli altri”.
Non dimentico da dove siamo partiti. Vincere a Bologna non era facile, ci abbiamo provato attraverso le scelte dell’allenatore e l’atteggiamento adottato dai giocatori. La squadra sta mettendo in campo la cattiveria agonistica giusta, adesso affrontiamo con grande serenità una partita difficile contro una compagine importante, il Livorno, dotato di un organico di rilievo ed in lotta per i Playoff. Saranno indisponibili sia Ceccarelli che Calaiò per squalifica. Non dobbiamo dimostrare nulla, ma finire bene questo campionato”.