4 aprile 2007, il Tar etneo riapre le porte dello stadio di Catania ma è solo un’illusione
4 aprile 2007, giorno in cui i tifosi del Catania tirarono un sospiro di sollievo per la disposizione della quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale catanese che annullò le “porte chiuse” disposte per le gare interne della società etnea previste dalla squalifica dopo gli incidenti del 2 febbraio al Massimino, nel derby con il Palermo in cui morì l’ispettore di polizia Filippo Raciti. In realtà fu solamente un’illusione per il Catania. Nei giorni successivi, infatti, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive riunitosi al Viminale sotto la presidenza del prefetto Antonio Manganelli non diede il proprio benestare e la Figc vinse il ricorso contro la decisione del TAR etneo. Fu una battaglia legale continua con il TAR del Lazio e la Figc (con in testa il presidente Giancarlo Abete), decisa ad andare al muro contro muro. Un autentico calvario per la tifoseria etnea ed il Catania, duramente penalizzato e che solo nel finale di campionato ritrovò la luce raggiungendo una salvezza che sembrava quasi un miraggio, giocando sul neutro di Bologna.