Marcolin ha dichiarato di fidarsi dei propri giocatori. La fiducia, però, va meritata sul campo
Dario Marcolin si fida dei propri giocatori. Lo ha dichiarato pubblicamente a più riprese nel post gara di Chiavari. Il tecnico bresciano, la cui fiducia è stata rinnovata in vista del confronto casalingo con l’Avellino, dimostra di credere ciecamente nella sua squadra. Convinto che questo gruppo abbia l’esperienza e le doti tecniche e morali per fare in modo che questa stagione nefasta non assuma i contorni del tragicomico, subendo la doppia retrocessione dalla Serie A alla Lega Pro.
Incassata la fiducia di Marcolin, ora spetta ai protagonisti in campo tirare fuori quel qualcosa in più che serve in questi casi per uscire da una situazione divenuta oggettivamente molto complicata. Numeri alla mano, è sotto gli occhi di tutti che il Catania stenti a decollare e meriti l’attuale zona retrocessione. Cinque sono i punti di distanza dalla zona salvezza, tre quelli che separano i rossoazzurri dai playout.
Quando mancano dieci partite alla conclusione del torneo cadetto, con ancora sei scontri diretti da giocare, la permanenza in Serie B è ancora un obiettivo realisticamente possibile. Non servono miracoli, questi lasciamoli ai santi. Si rende necessario, invece, pensare alle prossime partite come se fossero rappresentative di un campionato a parte. Un campionato in cui chi tra le squadre in lotta per la salvezza farà più punti, si assicurerà la permanenza nella categoria.
Con un vantaggio per il Catania: le doti tecniche importanti di alcuni calciatori in particolare che le altre “rivali” non possiedono nei rispettivi organici. Ai ragazzi, allora, di Marcolin il compito di scendere in campo con cuore e spirito d’appartenenza. La qualità può fare la differenza, in presenza delle caratteristiche appena citate. Tocca ai giocatori dimostrare con i fatti di meritare la fiducia di Marcolin e tifosi. A cominciare da domenica.