CATANIA: perché, all’occorrenza, non giocarsi anche la carta Parisi?

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Anziché sacrificare Sciaudone in un ruolo non suo, potrebbe essere utile l’impiego del promettente Parisi

Allarme laterale destro? Nelle ultime partite ci si è posti il problema in casa Catania. Non potendo avere a disposizione Belmonte e con Del Prete non ancora al 100% della condizione fisica, mister Dario Marcolin ha optato per lo spostamento di Sciaudone largo sulla fascia destra nel 3-4-1-2, che diventa 5-3-2 in fase di non possesso palla. Una scelta per molti aspetti forzata, come sottolineato dallo stesso Marcolin nella conferenza stampa post Modena-Catania, che parla di “fare di necessità virtù”. Tuttavia nell’organico rossoazzurro è presente anche il nome di Tino Parisi, giovane molto interessante che, quando chiamato in causa, non è dispiaciuto nel corso della stagione. Perché, allora, non puntare su di lui all’occorrenza piuttosto che sacrificare Sciaudone in un ruolo non suo? Al momento non sembra destinato a ritrovare spazio l’ex calciatore dell’Akragas, nato come esterno alto ma che, negli ultimi anni, ha dimostrato di sapere interpretare il ruolo di terzino.