Trasferta molto difficile per il Catania, che però non parte rassegnato
-1 a Vicenza-Catania. Cresce l’attesa nella città veneta per una partita che potrebbe consentire ai biancorossi di difendere virtualmente la categoria e, soprattutto, puntare con sempre maggiore decisione ai piani alti della classifica. Ai piedi dell’Etna, invece, c’è tanta rabbia e delusione tra i tifosi per il momento di grande difficoltà attraversato ed il rischio concreto di una clamorosa retrocessione in Lega Pro. Al tempo stesso il popolo rossoazzurro non perde la speranza e punta forte sulle promesse fatte dalla squadra in termini d’impegno da qui al termine della stagione.
La categoria si può ancora salvare perché ci sono i mezzi per farlo. Le partite, però, diminuiscono e la classifica non fa certamente dormire sonni tranquilli. Vicenza sarà un campo molto duro per il Catania. I biancorossi veneti sono infatti la squadra più in forma del momento, rigenerati dalla cura Marino per compattezza e carattere esprimendosi con una buona espressione di gioco. Un gruppo molto unito, solido che ha fatto ritrovare entusiasmo alla tifoseria veneta. Allo stadio Romeo Menti si respirerà un clima vibrante sugli spalti, ma il Catania non partirà rassegnato.
Rientra dalla squalifica Calaiò, voglioso di segnare il suo primo gol esterno del 2015 e, come lui, Maniero. Due attaccanti di lusso per la cadetteria che potranno fare la differenza nelle prossime gare, ma soltanto se ben supportati da un gioco che veda protagonista la squadra nel suo complesso. Un unico blocco rossoazzurro deve fare dell’umiltà e dello spirito di sacrificio le proprie armi migliori giocando con aggressività, lucidità ed attenzione.
In mezzo al campo mancherà l’esperienza di Rinaudo, ma chi lo sostituirà dovrà calarsi immediatamente nella parte, interdendo l’azione con efficacia ma anche sviluppandola fluidamente ed innescando veloci ripartenze. In difesa bisognerà invece proseguire sulla strada tracciata a Modena, non subendo reti e con un Gillet capace di trasmettere sicurezza. In fase offensiva si rivelerà prezioso tra le linee il lavoro di Rosina, importante punto di riferimento per il Catania. A Calaiò e Maniero il compito di creare pericoli nell’area di rigore vicentina.
Al Menti si potrebbe giocare sotto la pioggia, aspetto che privilegerebbe le giocate aeree ed il lavoro fisico sul rettangolo di gioco. Bravo dovrà essere il Catania ad interpretare il match, capendo quando affondare i colpi senza attaccare in maniera scriteriata concedendo meno campo possibile al Vicenza che, con sufficienti varchi a disposizione, può fare male. 90 minuti difficili ed intensi attendono il Catania facendo di tutto per ostacolare la corsa vicentina e conquistare punti fondamentali in chiave salvezza.