I momenti impossibili da cancellare dalla mente dei tifosi rossoazzurri con Pasquale Marino al timone del Catania
Nella conferenza stampa della vigilia di Vicenza-Catania, in programma stasera allo stadio Romeo Menti, Pasquale Marino ha ricordato anche la chiusura del girone d’andata in zona Champions nella stagione 2006/2007. Quello fu, sicuramente, uno dei momenti più esaltanti del calcio rossoazzurro con Marino in panchina. L’attuale allenatore del Vicenza, però, da tecnico del Catania viene ricordato soprattutto per il risultato conseguito in due partite. Innanzitutto il 28 maggio 2006, in occasione del match casalingo contro l’Albinoleffe. Il Catania vinse 2-1, ma non fu una vittoria come tutte le altre. Quel giorno, infatti, la formazione dell’Elefante si assicurò la promozione in Serie A dopo oltre vent’anni di attesa. Un’emozione unica per i tifosi etnei ed impossibile dimenticare quella cornice di pubblico irripetibile ai piedi dell’Etna. Sembrava quasi che una città intera fosse lì ad assistere al confronto. Poi, una volta giunta l’ufficialità del ritorno in A, per giorni a Catania si respirò un clima magico, colmo di esaltazione, festeggiando ovunque nelle strade il prestigioso risultato sportivo per un popolo “affamato” di calcio.
L’anno successivo, quello della militanza in Serie A, fu straordinariamente bello per metà campionato. Poi, a seguito dei fatti del 2 febbraio, la città conobbe uno shock profondo, uno stato d’angoscia notevole che andò a ripercuotersi sul morale della stessa squadra, che proprio con la città aveva instaurato un legame indissolubile. Il campionato proseguì sconsolatamente rimediando una raffica di risultati negativi che mortificarono il rendimento incredibile del girone d’andata. Dal possibile raggiungimento dell’Europa, il Catania si trovò a fare i conti con l’incubo del ritorno in Serie B. Finito nell’occhio del ciclone per la morte di Raciti, fu umiliante per il Catania giocare a lungo in campo neutro, a porte chiuse, lontano dal proprio stadio. Una squalifica che penalizzò duramente la squadra, totalmente sprovvista di colpe, e la tifoseria, in gran parte sana, che pagò un prezzo troppo alto per una vicenda che, ancora oggi, fa discutere. Nel finale di stagione, però, l’Elefante mirò verso l’alto la proboscide quando, allo stadio Dall’Ara di Bologna, finalmente giocando a porte aperte, il Catania affrontò il Chievo. La vittoria rossoazzurra al termine di 90 minuti durissimi e intensi regalò una gioia ancora più grande al Catania. La Serie B sembrava ormai ad un passo, invece la truppa di Marino condannò il Chievo alla retrocessione. Fu l’ultima gara del tecnico marsalese prima di lasciare a malincuore la Sicilia ripartendo dall’Udinese. Momenti che i tifosi catanesi non potranno mai dimenticare.